Io non sono nemmeno la polvere delle palline di wonderThe Matt ha scritto: ↑01/12/2020, 13:52Sì, ma non dimenticare nemmeno che Wonder era un professionista, noi no. Non avremo mai né la sua esperienza né il tempo che lui ci poteva dedicareVin Brillante ha scritto: ↑29/11/2020, 21:41Esempi super super calzanti!
Era proprio quello che volevo sentire.
C'è chi riesce a rallentare il ritmo nell'esecuzione,ed è avanti anni luce;io,che non lo sono,spezzo la tensione cambiando tipologia d'effetto.
Attenzione a non mescolare effetti che sono troppo diversi. La tua routine deve avere un'unità, un fil rouge. Se per esempio fai un color change veloce, non puoi farlo seguire da un effetto narrativo di 9 minuti. In questi casi la "cornice" diventa fondamentale, e gli effetti fanno da cornice ad altri effetti!Ed è proprio lì che la mia domanda prende vita.
Esistono giochi veloci che io reputo,personalmente,meno "coinvolgenti"di altri.Un semplice color change provoca un emozione,ha un "tempo di esecuzione",e una durata.
Ma in un effetto piu articolato,magari un giorni neri di Ascanio, avrà maggiore "tensione",tempi di esecuzione più lunghi e credo un feedback sicuramente diverso.
Anche se nel nostro repertorio abbiamo 2 grandi classici,io personalmente non li eseguirei uno dopo l'altro,anche se il tema scelto e studiato sia coerente con gioco/presentazione.
Ovviamente è solo una mia malattia![]()
Il color change era un esempio..non mi piacciono nemmeno.
Nelle mie scalette(2 stirate stirate